Archive for Maggio, 2013

Un investimento sul futuro, un’azione concreta sulla via dell’integrazione. Questo l’intendimento, perfettamente centrato, del corso di dialetto sanremasco organizzato dalla Compagnia Stabile Città di Sanremo e dalla scuola media statale Italo Calvino.

E’ giunto alla quarta edizione ed è sfociato nella rappresentazione di una commedia classica del teatro Sanremasco: “U ciaravüju” di Gin de Stefani e Vincenzo Jacono, allietata negli intermezzi dai successori moderni dei grandi “menestrelli sanremaschi” quali Bacì u Curnajùn, u Ciòciu, u Lènciu e tanti, tanti altri, animatori di feste e balli nei grandi alberghi della mai troppo rimpianta Sanremo che fu, ma anche e soprattutto dei carrugi e delle osterie della Scarpeta.

La Compagnia Stabile ringrazia tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione del corso e dello spettacolo, l’istituto scolastico e la sua preside, Anna Blangetti curatrice del corso, il Casino di Sanremo ed i suoi tecnici, i ragazzi e tutto il pubblico che ha partecipato alla bellissima serata.

Al prossimo anno (sis spera…)

Giovedi 9 Maggio alle ore 21 andrà in scena al Casinò di Sanremo lo spettacolo dei garsuneti du corsu du sanremascu, organizzato dalla Compagnia Stabile Città di Sanremo con la colleborazione della scuola media statale Italo Calvino  e giunto alla quarta edizione con sempre più numerosi ragazzi che desiderano conoscere e mantenere il dialetto della nostra città.

Lo spettacolo scelto è un “classicissimo” del teatro sanremasco: “U ciaravüju” di Gin de Stefani e Vincenzo Jacono, adattata per l’occasione da Aldo Bottini per un allestimento e regia di Anna Blangetti.

Nata dalla fervida mente dell’impiegato delle Poste e noto commediografo in dialetto locale Gin De Stefani, scritta a quattro mani insieme al poeta Vincenzo Jacono, la comemdia narra le esilaranti ed ironiche chiassate che solitamente nella vecchia Sanremo, tra i vicoli della caratteristica Pigna, gli amici dei giovani che convolavano a nozze con una donna più anziana di loro, quasi sempre una ricca ma non attraente vedova, erano soliti inscenare. “U ciaravüju” fu rappresentato per la prima volta il venticinque Marzo del 1930 in quello che per gli anziani sanremaschi è rimasto il Teatro per eccellenza, cioè il Principe Amadeo, che sorgeva nell’attuale Piazza Borea d’Olmo e che fu raso al suolo negli anni successivi alla seconda guerra mondiale, durante la quale fu sventrato nel corso di un bombardamento.

L’ingresso è libero.